L’evoluzione delle carte inkjet e i cambiamenti del mercato

Con il progressivo cambiamento dei metodi di stampa, la diminuzione delle tirature e la necessità di personalizzare gli stampati, la stampa digitale e all’interno di essa la stampa inkjet si sta progressivamente affermando, con un trend di crescita costante, grazie alla qualità e alla velocità di stampa, anche in settori notoriamente di competenza della stampa tradizionale.

Di come un supporto di stampa come la carta si sia adeguato nel corso degli anni ai cambiamenti e alle richieste del mercato ne abbiamo parlato con Stefania Cantù, Country Manager di Mondi Uncoated Fine Paper.

Dal nostro punto di vista e anche dalle varie ricerche di mercato che abbiamo analizzato nel corso degli ultimi anni, è  chiaro che la tecnologia inkjet sta prendendo sempre più piede, soprattutto a fronte della necessità di personalizzare gli stampati. Laddove si decide di stampare ( e sappiamo che oggi è una scelta non più scontata) si decide di farlo con un valore aggiunto, quindi personalizzando. Questo ragionamento è valido per diversi attori del mercato:

  • nei settori come il transpromo e transazionale.
  • nel mondo dell’editoria e arti grafiche che, progressivamente stanno virando verso l’inkjet per rispondere alla richiesta di tirature minori con tempi più rapidi ( ad esempio nella scolastica oggi vengono chieste produzioni minori con tempi molto stretti e quindi perfettamente adatti all’inkjet).
  • nel settore delle riviste e dei giornali, dove la stampa inkjet permette di avere inserti personalizzati e basse tirature: in Italia, ad esempio, ci sono molti attori che hanno fatto questo tipo di ragionamento: Centro Stampa Quotidiani è uno di questi.

A fronte di questo cambiamento di tecnologia le carte hanno fatto e continuano a fare la loro parte.

La sfida principale per la stampa su inkjet è per le cartiere su due fronti principali: quella degli inchiostri a base acqua e quella della velocità di stampa nettamente superiore a quella tradizionale. La carta per Inkjet deve infatti essere in grado di restituire una qualità di stampa buona o ottima ( a seconda del tipo di lavorazione) e di far assorbire l’acqua velocemente, facendo rimanere l’inchiostro in superficie garantendo una asciugatura rapida.

Riuscire a separare l’acqua e l’inchiostro nel momento della stampa è quello che fa la differenza e garantisce la qualità della stampa con dei colori brillanti.”

Le proposte di Mondi
Noi stiamo lanciando proprio in questo periodo la versione in 60 grammi della DNS High-Speed inkjet, un prodotto fortemente richiesto dal mercato in Italia e in Europa perché grazie al suo peso inferiore è in grado di ridurre i costi di postalizzazione, senza rinunciare alla qualità di stampa.

Stiamo lavorando anche sulla DNS Enhanced Color Inkjet  – una versione superiore rispetto alla DNS classica perché la superficie è trattata con pigmenti che consentono di ampliare la gamma di colori stampabili.

Inoltre Mondi propone una serie di carte speciali: ad esempio la carta Bio Top High-Speed inkjet Avoriata (certificata TCS e sbiancata senza trattamenti chimici) o la carta riciclata Nautilus High-Speed inkjet. Infine tutte le nostre carte sono certificate FSC.

Qual è la risposta del mercato italiano alle proposte “green”?
E’ un ambito in cui occorre ancora lavorare. Spesso infatti c’è una netta spaccatura tra teoria e pratica, ovvero l’interesse, a livello di principio è alto, ma spesso la leva del costo porta a escludere questo tipo di prodotti. Considerando poi che il periodo non è dei migliori, tutti gli elementi di spesa vengono controllati attentamente.