La filiera della carta esempio di responsabilità ambientale e sociale

In occasione della Giornata Internazionale delle Foreste (21 marzo), Assocarta e TwoSides hanno sottolineato la vocazione ambientale della comunicazione su carta alla base della campagna informativa “Naturalmente io amo la carta”. Basata su dati scientifici FAO e ERPC, la campagna istituzionale ha superato le 250 pagine pubblicate e si appresta a festeggiare le 300.

A dispetto dei triti luoghi comuni, la superficie forestale in Europa è cresciuta del 30% rispetto al 1950:  ogni anno le foreste aumentano infatti di un’area pari a 1,5 milioni di campi da calcio (circa  850.000ha – FAO 2010). Il legno è una materia prima rinnovabile che in Europa – da cui proviene l’88% della materia prima utilizzata in Italia – viene gestita in modo sostenibile garantendo l’equilibrio tra prelievo e piantumazione. Inoltre, il 70% della carta impiegata in Europa viene raccolta e riciclata (ERPC 2010).

Sono dati da ricordare a media e cittadini”, afferma Massimo Medugno, Direttore Generale di Assocarta, “che costituiscono la motivazione della campagna “Naturalmente io amo la carta”. Performance ambientali inscindibili dal ruolo sociale della comunicazione su carta”, continua Medugno, “basti pensare alla funzione che la carta svolge per quei cittadini che, per attitudine d’uso o per mancanza di connessione web, scelgono la carta. Il digital divide rimane infatti ancora un forte limite all’accesso di servizi per i quali la richiesta del cittadino può essere fatta solo via digitale mentre la carta dovrebbe essere mantenuta come opzione. Va’ inoltre ricordato”, spiega ancora Medugno, “il valore fortemente pedagogico della carta nell’educazione dei nostri studenti, basti pensare ai temi della concentrazione e della memorizzazione da cui anche una scuola sulla via della digitalizzazione a qualunque costo non può prescindere. Senza dimenticare che i dati Istat del 2011 ci dicono che 4 famiglie su 10 non hanno un pc. E proprio sul fronte scuola l’attività di Assocarta presso i policy makers”, conclude Medugno, “ha recentemente portato il Parlamento, con la Legge di conversione del DL Crescita, a ribadire la valenza del libro cartaceo per la formazione dei nostri giovani.

Segnali in contro tendenza rispetto alla digitalizzazione a tutto tondo sono arrivati anche dagli Stati Uniti, dove le recenti iniziative prese dal Governo Federale in questa direzione hanno incontrato delle resistenze basate proprio sul ruolo informativo e inclusivo della carta per vaste fasce sociali.