L’editoria libera e l’avventura del self publishing

Per self publishing si intende la pubblicazione di qualsiasi tipo di libro o altro media da parte dell’autore stesso, senza che venga coinvolto un editore riconosciuto. L’autore – diretto e unico responsabile dell’intera lavorazione, dal design (copertina/interno) al formato, dal prezzo alla distribuzione e al marketing – può compiere il processo totalmente da sé o appoggiarsi (in parte o totalmente) a compagnie che svolgono questi servizi.
La caratteristica chiave che contraddistingue il self publishing è che l’autore ha deciso la pubblicazione della propria opera senza passare per un editore. Un tempo questo implicava che l’autore spendeva tempo e denaro in quantità per preparare il libro alla pubblicazione, per acquistare copie dell’opera e per trovare un posto dove immagazzinarle.
Oggi, grazie al print-on-demand, l’autore ha la possibilità di stampare copie solamente quando c’è un ordine e attraverso diversi canali di distribuzione può facilmente raggiungere un’utenza globale.
Mentre le librerie restano il principale canale degli editori tradizionali, i distributori online – come Amazon.com, Barnes & Noble, Smashwords e altri – fanno sì che l’autore che si autopubblica possa svolgere l’intero processo, dal caricamento fino alla distribuzione, in modo facile e a livello globale, senza spese aggiuntive.

Alcuni numeri
Nel 2008 per la prima volta il numero dei libri auto pubblicati ha superato quello dei libri pubblicati dalle case editrici. Un anno dopo il 76% di tutti i titoli usciti era auto pubblicato, con una significativa riduzione di titoli da parte degli editori. Con la costante scomparsa delle librerie fisiche, si prevede che entro tre anni il 75% dei libri verrà venduto online (50% come ebook e 25% copia fisica). Solamente il 25% dei libri totali continuerà a essere venduto nelle librerie (rispetto al 75% odierno).

Uno sguardo più ravvicinato al fenomeno del self publishing viene dalla ricerca svolta da AT Kerney in collaborazione con Bookrepublic. L’esplosione del fenomeno è una diretta conseguenza dell’ebook, in quanto la possibilità di autopubblicarsi in digitale ha spazzato via una serie di costi deterrenti. Inoltre i grandi distributori come Amazon si sono impegnati a fondo in questo settore. Nel 2010 la lista dei 100 ebook più venduti su Amazon era composta interamente da titoli usciti da case editrici. Nel 2011 la stessa lista vedeva un libro su cinque provenire da auto pubblicazioni. Analogo risultato lo ha riscontrato Barnes&Noble, con il 7% degli ebooks venduti su Kobo autopubblicati. Questo è controbilanciato da una crescita di valore decisamente più contenuta, principalmente a causa del fatto che, mentre un ebook da casa editrice ha un prezzo medio di 8,5$, un ebook auto pubblicato si aggira su 1 dollaro. Ciò nonostante, oggi il mercato del self publishing occupa il 5% del totale – circa 15 milioni di download – e nei soli Stati Uniti rappresenta un valore di mercato di 30 milioni, con perdite per gli editori stimate da i 70 e i 120 milioni di dollari. A livello globale il valore di mercato è di 2 miliardi di dollari.

Sono stime che si basano su due fattori: anzitutto, che Amazon si è assicurata che questi libri auto pubblicati siano contenuti esclusivi della piattaforma Amazon; e poi che gli acquirenti siano lettori forti, che scelgono questo canale a scapito delle case editrici.

I Vantaggi
Time to market: il processo editoriale tradizionale richiede tempi lunghi, mentre un autore può autonomamente essere pronto in poche settimane. Questo permette di pubblicare opere legate al momento in cui sono state scritte quando ancora il tema è popolare.
Controllo: l’autore ha il totale controllo su contenuto e design.
Diritti: l’autore è proprietario di tutti i diritti inerenti all’opera, compresi quelli di traduzione, adattamento televisivo, adattamento cinematografico, trasformazione digitale.
Guadagno:l’autore guadagna royalties più alte per singola copia – variabili fra il 30 e il 70% sul prezzo di vendita, a pari di un 5-25% guadagnato con un editore. Inoltre non deve sostenere le spese per un agente letterario (generalmente un altro 10-20%).
Pagamento:l’autore riceve i pagamenti una volta al mese invece che una-due volte all’anno.
Nessun reso: la vita media di un libro pubblicato da un editore si aggira sui 18 mesi, la vita media di un libro autopubblicato è indefinita.
ISBN: un autore può ottenere un ISBN – un codice identificativo standard, diverso per ogni singolo libro – in modo facile ed economico. L’ISBN non è essenziale per un ebook, ma è preferibile averlo.
Outsourcing: esistono numerose aziende che offrono servizi per autori che i danno al self-publishing, con pacchetti adatti a ogni esigenza e budget. Possono includere editing, marketing, materiali promozionali, comunicati stampa, trailer video book e altro.
POD: il print on demand permette di stampare un libro solo nel caso qualcuno lo compri, e la qualità finale è identica a quella di un prodotto di una casa editoriale.

Gli Svantaggi
Costo di creazione: l’autore è responsabile del costo di creazione del suo libro. Può essere un processo dispendioso se si acquistano servizi di outsourcing quali editing e design. Peraltro queste spese si abbassano drasticamente nel caso di un ebook e diventano nulle se l’autore crea da solo la copertina.
Costo di stampa: stampare per singole copie è più costoso che stamparne migliaia tutte in una volta, come fanno le case editrici. Questo costo va sottratto al prezzo di vendita assieme alle altre spese per conoscere il profitto netto a copia.
Librerie: la possibilità di vedere la propria opera nelle librerie è molto bassa.
Marketing/Promozione: l’autore è interamente responsabile di questi aspetti.
Anticipo: l’autore che si autopubblica non riceve alcun genere di anticipo. Un tempo questo era un aspetto negativo molto importante, ma adesso lo è molto meno poiché i distributori online hanno adottato politiche di anticipo per autori debuttanti che variano da 1000 a 5000 dollari, soldi anticipati sulle vendite future.