Book On Demand, perché convince? La parola alle aziende

Il Book on Demand (Bod) è ormai parte integrante del mondo della stampa. Perché? Quanta influenza avrà sul futuro dell’editoria? Per approfondire la questione DDm ha parlato direttamente con chi lo propone.

Le domande
1 –
Quanto pensate che la stampa del libro digitale (Bod) possa trovare spazio nello scenario dell’offerta di contenuti editoriali? E per quali tipi di prodotti editoriali?

2 – Qual è la più recente evoluzione della vostra offerta per rispondere alle necessità degli attuali modelli di business richiesti dal mercato editoriale ?

Andrea Fratta Pasini, Burgo Group
1 – Penso che sia una modalità di fruizione del prodotto editoriale che vedrà ulteriori sviluppi rispetto ad oggi. In particolare perché permette la sopravvivenza di molti prodotti di nicchia, oltre alla “rinascita” di libri esauriti per i quali si può immaginare una ristampa anche in piccole tirature.

2 – Per quanto riguarda il mercato dei libri ci siamo concentrati sull’ editoria scolastica e manualistica per la quale abbiamo arricchito la nostra già ampia offerta di carte con una carta che si può stampare, sia in offset (in bobina e in foglio), sia con le nuove stampanti digitali inkjet in bobina ad alta velocità. Questa carta, che abbiamo chiamato Educa, è stata studiata con un equilibrio ottimale tra patina e fibra per ottenere una buona resa delle immagini, ma anche una buona opacità in basse grammature (55-65 g/m²).

Gabriella Moretti, Hp
1 – Le necessità di stampare libri on demand non è solo legata alla stampa di libri in micro tirature ma anche alla crescente domanda da parte degli editori di ridurre i costi di magazzino, eliminare le obsolescenze e il numero di copie invendute che vengono mandate al macero. I ricavi derivanti dalle vendite di un libro oggi non permettono più di coprire i costi che ho citato, nasce quindi negli editori l’esigenza di stampare libri in una quantità di copie il più vicino possibile al numero di copie che si presume di vendere andando nuovamente in stampa se la richiesta di copie è maggiore a quella preventivata. Una maggiore attenzione ai costi di produzione di un libro è dettata anche dalla competizione con gli e-book. In questo scenario la stampa digitale , in modo particolare quella InkJet, è la più adatta a produrre libri scolastici, di narrativa, manualistica. Micro tirature di libri fotografici, libri legati ad eventi e libri d’arte da tempo vengono stampati in digitale. Psp con macchine Indigo offrono servizi di stampa per questi prodotti editoriali che richiedono alta qualità in piccole tirature e anche personalizzazione.

2 – Per tirature di migliaia di copie la tecnologia Hp Inkjet è certamente quella più adatta. Alla recente drupa abbiamo presentato tre nuovi modelli di macchine Inkjet: T230 larghezza bobina 558 mm, produttività 122 m/min sia a colori che in quadricromia, T360 larghezza della bobina 760 e produttività di 183 m/min in quadricromia e 244 in monocromia, T410 larghezza bobina 1066 mm e produttività di 183 m/m in quadricromia e 244 in monocromia. Le macchine serie T ad oggi installate sono prevalentemente dedicate alla stampa di libri.
Le macchine Indigo possono stampare fino a 7 colori su una infinità di supporti(copertina e interno libro) con una qualità elevata. Alcune innovazioni presentate sempre a drupa sono: la possibilità di stampare a tre colori invece che a 4 colori, non viene stampato l’inchiostro nero che viene creato dagli altri colori di processo, in questo modo la velocità di stampa aumenta e si riduce il costo per copia stampata, la possibilità di stampare con light black, di creare effetti ad alto valore aggiunto quale l’effetto embossing e l’effetto rilievo. Queste ultime due caratteristiche sono l’ideale per la creazione di copertine di libri di pregio. Uno dei nostri modelli di punta per la stampa di libri è la macchina Indigo a bobina W7250 con primerizzatore di carte in linea (supporti da 40 a 300 gr), doppio motore di stampa per la bianca e la volta, che può essere collegato on line a sistemi di finitura di libri. In Italia sono due le installazioni di queste macchine dedicate alla stampa di libri di alta qualità. Altro prodotto che prevediamo avrà molto successo nella stampa dei libri è la Hp Indigo 10000 , il formato B2 consente di stampare segnature dei libri in diversi formati.

Roberto Tumaini, Kern
1 – Il Book on demand è un prodotto che in Italia sta crescendo come esigenza, come trend, anche se confronto agli Stati Uniti siamo ancora molto indietro. Diciamo che se inteso come libro uno diverso dall’altro, il book on demand è sicuramente un prodotto che si può fare a livello di tecnologie ma che in Italia deve guadagnare ancora quote di mercato. Nel momento in cui parliamo di book on demand in senso più “allargato”, inteso come basse tirature, allora possiamo tranquillamente affermare che è un mercato in crescita anche nel nostro Paese.
Noi come fornitori di tecnologia sentiamo questa crescita. Vuoi per la presenza della stampa digitale, vuoi anche per la possibilità che le tecnologie di finitura ci mettono a disposizione. Per soddisfare la richiesta di book on demand è, infatti, necessario un connubio tra stampa e finishing, che consenta di produrre libri di qualità a tempi e costi ridotti. Diciamo che oggi il prodotto che si sposa meglio con queste tecnologie è il photobook che a livello europeo si calcola abbia un margine di crescita intorno al 30%.

2 – Sicuramente la EasyBinder 450: una brossuratrice che ha la caratteristica di usare colla poliuretanica che, a differenza di quella Hot-Melt, consente di produrre libri con una tenuta delle pagine insuperabile. Requisito fondamentale per il mondo del digitale dove i fogli stampati, a causa del principio di funzionamento della macchina da stampa, diventano abbastanza difficili da trattare in fase di finitura. Pensiamo alla produzione di photobook: immaginare di applicare una colla Hot-Melt su stampe al vivo risulterebbe davvero problematico, perché l’inchiostro o il toner con cui si è stampato fanno diventare la carta difficilmente trattabile. Questo problema si risolve grazie alle caratteristiche chimiche della colla poliuretanica.

Alfredo Lorenzini, Kodak
1 – La produzione digitale dei libri riduce i costi per le basse tirature, eliminando gli sprechi e le attività legate alla fascicolazione delle segnature. Con la stampa digitale i clienti del segmento editoriale realizzano altri risparmi, come la riduzione dei costi legati alla sovrapproduzione, alla gestione del magazzino, alle rimanenze e alla distruzione dell’invenduto. Con costi in aumento su tutti i fronti (personale, energia, materiali) l’industria dell’editoria è in subbuglio. Le case editrici che sopportano i costi più alti della produzione libraria tradizionale si stanno aggregando. I punti vendita al dettaglio si vedono costretti ad abbassare i prezzi. I margini si riducono, la concorrenza è sempre più agguerrita. Le tirature si accorciano nel tentativo di arginare i costi esorbitanti dell’invenduto. La tecnologia digitale ha trasformato i vecchi modelli aziendali. Internet sta cancellando i confini geografici e sta cambiando non solo il modo in cui i libri vengono commercializzati, ma anche il modo in cui i contenuti vengono presentati ai consumatori.

2 – Il sistema Prosper è un elemento centrale della linea Kodak per la produzione digitale di libri. La nuova tecnologia inkjet a getto d’inchiostro continuo sviluppata da Kodak, chiamata Stream inkjet, è alla basa del sistema Prosper, ed è in grado di fornire risultati di stampa molto più qualitativi di quelli forniti da altri sistemi inkjet, con una maggior copertura di inchiostro. Con questa tecnologia è possibile eguagliare il risultato di una offset, sia nella stampa in bianco e nero sia in quella a colori.
Con una media mensile di 120 milioni di pagine con una lineatura di quasi 175 lpi, questo sistema rappresenta la soluzione di stampa digitale dei libri più produttiva del mercato per le segnature da 8, 12 e 16 pagine. Kodak Prosper 1000 può portare risparmi in termini di esercizio per tirature in bianco e nero fino a 7.000 copie. Il sistema, che stampa su una gamma di supporti uso mano e lucidi, è ideale per libri di largo consumo, commerciali, didattici e professionali. Una gamma di opzioni di finitura in-line, near-line e off-line completa il sistema.
Kodak Prosper è disponibile anche nella versione a teste di stampa con i sistemi Kodak Prosper S5, S10, S10 Cmyk, S20 e S30, per applicazioni di stampa ibride. Questi sistemi abbassando il punto di scambio tra offset e digitale, permettono la stampa di libri in basse tirature più economiche e più lunghe e rappresentano una soluzione di successo con oltre 400 sistemi installati nel mondo. Kodak ha realizzato collaborazioni con partner importanti nella produzione di libri. Frutto della collaborazione con Timsons Printing Machinery è la Timson TPress, la macchina da stampa digitale inkjet più veloce e di formato più largo disponibile sul mercato per la produzione di libri di testo e manuali in bianco e nero.

Giampiero Deidda, Kolbus Italia
1 – Una parte sempre più consistente del mercato editoriale, già nel presente, e tanto più negli anni a venire, sarà nelle mani della stampa digitale. Tirature sempre più ridotte, non solo per l’attuale crisi dei consumi che riduce il potenziale d’acquisto delle famiglie, ma anche per una ormai consolidata tendenza degli editori o degli stampatori di non fare più magazzino, sono sempre più all’ordine del giorno. Si stampa via via quanto si presuppone di poter vendere immediatamente . Magari una prima, consistente tiratura può essere garantita da macchine da stampa tradizionali ma, per le ristampe, il digitale avrà una parte sempre più importante.Non solo per prodotti editoriali di nicchia quali photobook o altre pubblicazioni a grande personalizzazione, ma anche per i prodotti editoriali più generici.

2 – Le scelte strategiche per le nuove macchine presentate da Kolbus durante drupa tengono ben presente la necessità di dare delle risposte efficaci alle esigenze legate alle possibilità della stampa digitale. La soluzione prende il nome di “Bookjet”, dall’unione di “book” e “inkjet”, ed è l’ idea portante per il finishing da stampa digitale di Kolbus. Il concetto di “Bookjet” modifica tutti i precedenti approcci alla lavorazione: con esso vengono prodotti, uno dietro l’altro, libri con contenuto e numero di pagine differenti. Un libro dopo l’altro viene stampato dalla rotativa digitale con tempi di avviamento pari a zero. In una linea produttiva non stop, completamente automatizzata, le segnature stampate in digital – in questo caso tramite una Timson T-Press – vengono inviate con un flusso continuo a squama ed elaborate in pile coerenti per libro dagli alimentatori sequenziali Kolbus SF 832, che possono anche essere alimentati off-line tramite i caricatori di segnature Kolbus STA 840.SF. Possibile anche l’alimentazione sequenziale da fogli singoli tramite l’alimentatore Kolbus XHB 500. I blocchi prodotti vengono inviati alla brossuratrice Kolbus KM 200- da 5.000 batt./h, che lavora blocchi libro di diversi spessori, da 2 a 60 millimetri, con una continua regolazione automatica in base allo spessore del blocco stesso. Lo stesso accade per il tagliacarte trilaterale Kolbus HD 143.D.

Bernd Volken, Müller Martini Italia
1 – La stampa del libro digitale può trovare un grande spazio nello scenario dell’offerta di contenuti editoriali. Nuovi titoli invadono costantemente il mercato dei libri e la tendenza è quella di ridurre le tirature degli stampati, che mirano sempre più all’attualità e all’individualità. Pensiamo , oltre ai libri, alle riviste specializzate, o ai giornali locali customizzati. Grazie alle tecnologie oggi utilizzate la stampa digitale offre dunque i presupposti ideali per la lavorazione di piccole e medie tirature destinate ad un’ampia gamma di clienti. Alla luce del forte calo registrato nel volume dalle commesse, il mercato del libro rappresenta l’ingresso ideale della stampa digitale nel settore editoriale. Oggi questi impianti realizzano con prestazioni elevate anche prodotti in copia singola, come i libri fotografici. La possibilità di impostare i contenuti delle singole pagine permette di configurare gli stampati in modo personalizzato, garantendo la realizzazione in tempi brevi di soluzioni su misura.

2 – La SigmaLine di Müller Martini soddisfa i requisiti del mercato editoriale: stampa digitale e confezionamento sono collegati in rete in un sistema “all in one”, che automatizza la produzione in un unico ciclo di lavoro, dal Pdf al libro finito. La stampa digitale costituisce solo la prima fase nella produzione di libri finiti; la seconda è rappresentata da un confezionamento efficiente ed economico; ed è proprio in questa fase che entra in gioco Müller Martini e la Sigmaline, che può essere utilizzata sia per la produzione di stampati brossurati, cartonati o cuciti a punto metallico. Grazie a una costruzione a struttura modulare è possibile integrare nella Sigmaline l’impianto di confezionamento adeguato alle proprie esigenze di produzione (una brossuratrice, una cucitrice o una macchina per il cartonato). Connex, il sistema di gestione dei dati e dei processi di Müller Martini, è l’elemento di comando centralizzato della SigmaLine, che collegando in rete la prestampa, la stampa digitale e il confezionamento controlla tutti i processi necessari alla produzione. Le macchine vengono così impostate in modo completamente automatico a partire dai dati di stampa in formato Pdf di una commessa. L’automazione delle macchine e il loro collegamento in rete sono così diventati un must, poiché è assolutamente necessario riuscire a passare da un formato all’altro nel minor tempo possibile. In tal senso, la gestione dei dati diventa un fattore essenziale nella produzione di libri.

Giovanna Nuzzo, Océ Italia
1 – Abbiamo già riscontrato da molto tempo che nel mondo dei contenuti editoriali non esiste la killing application che rimpiazza nel mercato i prodotti esistenti. Il libro digitale costituisce un elemento importante dell’offerta editoriale poiché soddisfa l’esigenza di flessibilità nella produzione e nei quantitativi, in affiancamento alle tecnologie di stampa tradizionale. Rispetto a queste prevediamo che nell’immediato futuro la quantità di libri stampati on demand aumenti ancora. Allo stesso tempo l’emergere dell’e-book pone un dilemma a chi sviluppa i contenuti editoriali che può essere risolto solo trovando la giusta collocazione del prodotto editoriale rispetto al mezzo e all’utenza che ne fruisce. Consideriamo i libri di approfondimento su tematiche scientifiche o saggi che si orientano a gruppi ristretti d’utenza, per questi il libro stampato in digitale consente di definire la tiratura limitandola a qualche centinaio di copie e fornisce all’utente un supporto che consente di studiare e rivedere nel tempo i contenuti di base, allo stesso tempo può essere un punto di partenza perché l’editore veicoli contenuti aggiuntivi in una versione elettronica o multimediale, generando più business dai contenuti.

2 – L’offerta Océ si è recentemente ampliata con una novità nell’ambito della famiglia Océ JetStream grazie al modello Océ JS 4300 che stampa 200 pagine al minuto con tecnologia ink-jet monocromatica e offre l’alternativa produttiva e conveniente all’offset per la stampa di piccole tirature per libri e giornali. A questo sistema si affianca Océ JetStream 1900, in grado di stampare da 75 a 100 a 127 metri al minuto con tecnologia ink-jet full color in un sistema compatto. Nell’ambito della famiglia Océ ColorStream i più recenti annunci, fatti in occasione di drupa, hanno portato all’ampliamento di gamma, con una serie di soluzioni modulari in configurazioni che spaziano da 48 a 127 metri al minuto. Il design di questi sistemi ink-jet full color è stato studiato per dare la massima flessibilità allo stampatore che può lanciare in coda tirature delle più diverse applicazioni, dal Direct Mailing, alla stampa di libri e di brochure, senza preoccupazioni per la produttività e l’operatività, consentendo di soddisfare le evoluzioni delle future esigenze di stampa e di nuovi modelli di business.

Filippo Leoni, Paperator
1 – La stampa on demand è la soluzione ottimale per l’editoria che non vuole più navigare a vista in questi momenti così particolari e dinamici. Al di là della crisi è necessario capire e rispondere al mercato di oggi che è nettamente orientato al e-book. Non solo le piccole case editrici o i singoli autori sono gli attori principali della stampa on demand: utilizzando il dinamismo delle reti sociali e della diffusione di tablet e smartphone non è difficile ipotizzare scenari davvero interessanti per queste soluzioni. I contenuti ancor prima dei prodotti editoriali saranno i veri protagonisti. Il web ovviamente sarà il veicolo unico di questi contenuti. Non ci si dimentichi che sempre più il mondo è diviso in 2 blocchi: tecnofili e tecnofobi. Solo potendo offire soluzioni ad entrambe le “specie” si potrà centrare realmente l’obbiettivo.

2 – Condivisione “spinta” di esperienze e contenuti , elaborazione e ri-elaborazione dei medesimi, smaterializzazione & materializzazione, advertising intelligente. Sempre seguendo la falsariga del payoff di Paperator, Publish Yourself. Abbiamo scelto questi temi per sviluppare soluzioni digitali a problemi reali.

Giorgio Bavuso, Ricoh
1 – Grazie alla flessibilità garantita dalla stampa digitale, questo mercato presenta ampi margini di crescita. L’integrazione tra i sistemi digitali e le applicazioni per la gestione del dato variabile consente agli editori di fornire servizi innovativi. La stampa digitale è ideale per la produzione di basse tirature e di materiale per cui vengono richieste modifiche periodiche, consentendo di minimizzare gli stock di magazzino e gli sprechi. I principali campi applicativi in cui la stampa digitale rappresenta la scelta più competitiva sono: l’Education (stampa di libri e materiale scolastico), la Manualistica di Settore e l’Editoria per cui la personalizzazione è sinonimo di valore aggiunto.

2 – Ricoh non si limita a un’offerta hardware, ma propone a coloro che seguono la strada del digitale una soluzione end-to-end che consente la gestione di ogni fase del processo di lavoro in modo puntuale garantendo efficienza e minimizzando gli eventuali errori determinati dalla gestione manuale. Il workflow ideato da Ricoh ha lo scopo di tracciare l’intera filiera produttiva del libro, dall’immissione dell’ordine alla spedizione del libro stampato. L’offerta è completata da servizi professionali che massimizzano il ritorno sull’investimento mettendo a disposizione del cliente competenze specifiche e un approccio customer centric.

Giuliano De Marco, Tecnau
1 – La stampa digitale si sta affermando in tutti i segmenti di mercato, dal commerciale alle arti grafiche, e le nuove stampanti presentate a drupa dimostrano la varietà di applicazioni oggi disponibili. Il digitale può diventare la chiave di svolta anche nel mercato editoriale, dove i volumi di produzione sono certamente diminuiti e i costi legati all’ invenduto hanno un’incidenza sempre maggiore. La flessibilità delle nuove stampanti digitali permette oggi di processare in efficienza le medie e piccole tirature, fino ad arrivare al vero e proprio book on demand, ovvero la stampa e finitura di libri diversi in sequenza. Ci sono numerose aree di mercato interessanti con tirature limitate: manuali, nuovi autori, edizioni limitate, libri d’arte e scientifici, ristampe, report finanziari e molti altri ancora. Inoltre, i dati di mercato ci dicono che le librerie con volumi di vendita maggiori sono diventate i centri servizi online, dove ciascun ordinativo viene processato e spedito al cliente direttamente a casa. Oggi le soluzioni per il book on demand permettono di stampare e confezionare di volta in volta i libri ordinati, riducendo drammaticamente il magazzino e senza rinunciare all’efficienza, anche se si tratta di best seller. La stampa digitale e le soluzioni di finishing possono trasformare radicalmente anche la produzione dei prodotti editoriali con grandi tirature.

2 – Tecnau crede che il mercato editoriale andrà nella direzione delineata; per questo motivo è stata tra i pionieri nello sviluppo di soluzioni di finishing per il Bod. Libra è l’unica soluzione integrata e totalmen te automatizzata per produrre in sequenza un libro diverso dall’altro per formato, numero di pagine e copertina. Il sistema è stato pensato per garantire la massima flessibilità nella gestione dei flussi produttivi, senza tralasciare l’attenzione ai costi. La produzione di un libro diverso dall’altro oppure di mille unità dello stesso libro non comporta nessun differenziale di costo. Questo permette di gestire la produzione seguendo gli ordinativi ricevuti dalle singole librerie o clienti finali. Diventa possibile stampare esclusivamente le copie vendute, ridurre il magazzino e ottimizzare la logistica. Libra produce fino a 800 libri/ora, il cambio formato è istantaneo e completamente automatico. Il processo produttivo, è gestito in sicurezza per mezzo di codici e lettori che verificano la corretta composizione del libro in tutte le fasi.