La parola agli stampatori del web – Vito Ferrone, Loretoprint

 Il web to print è uno dei temi caldi del mercato e ci sono realtà che grazie da esso hanno dato una svolta al proprio business. DDm ha cominciato con l’intervistare Vito Ferrone, amministratore di Loretoprint.

Quali le motivazioni della scelta web to print?
Loretoprint è una realtà che opera da anni seguendo un concetto di web to print. Il passaggio al web to print organizzato è strato necessario perché nel corso degli anni i lavori sono diventati sempre più numerosi e le tirature sempre più piccole. L’utilizzo del web to print in azienda ci ha sicuramente semplificato il lavoro. Ma la decisione di adottare questa tecnologia è stata presa anche in chiave strategica: grazie al w2p i clienti hanno la possibilità di scegliere i loro prodotti in totale autonomia, personalizzandoli a piacere. Certo, resta sempre il rischio che l’utente trovi di difficile comprensione l’interfaccia del software. Dipende da noi e dalle nostre capacità offrire al cliente un prodotto semplice e di facile utilizzo.

Incidenza percentuale del fatturato generato dal W2P nella sua azienda
Noi fatturiamo circa 2 milioni di euro al l’anno. Con il web to print siamo partiti da poco e al momento riguarda circa il 3% del nostro fatturato.

Sono state fatte analisi comparative prima di adottare la soluzione in uso?
Si. Abbiamo fatto comparazioni con i prodotti disponibili sul mercato. Cercavamo una tecnologia flessibile sia dal punto di vista del caricamento delle nostre offerte, sia per il cliente che doveva avere a disposizione un front-end il più semplice possibile.

Avete adottato una soluzione con licenza o in modalità SaaS?
Abbiamo fatto un mix. Abbiamo iniziato ad impostare una soluzione web to print nel 2006 per cercare di risolvere il problema delle tante commesse di difficile gestione. Internamente ci siamo studiati un software per la gestione degli ordini, un MIS di cui si occupava un esperto interno. Quando abbiamo deciso di passare al web to print organizzato, abbiamo cercato una soluzione che si integrasse. L’abbiamo travata grazie ad un partner di Napoli. Insieme a loro abbiamo studiato un’interfaccia semplice e trasparente per i clienti e un software potente che ci ha permesso di gestire poi tutti gli ordini. Nel 2006 avevamo 6000 commesse, nel 2011 siamo arrivati a 12000.

Pro ed eventuali contro del W2P
Pro: in un mercato dove stiamo assistendo alla crescita delle commesse con riduzione delle tirature avere uno strumento automatico per la gestione del flusso di lavoro è un’opportunità da non perdere.

Contro: le possibilità di errore da parte del cliente sono parecchie e c’è il rischio che non comprenda bene l’interfaccia e decida di affidarsi a qualche concorrente. Inoltre vi è il rischio, tutt’altro che remoto, di perdere il contatto con il cliente, perché il centro stampa con il web to print diventa virtuale e, noi stessi, come azienda, rischiamo di non percepire i le potenzialità dei nostri utenti. Per il momento questi non sono problemi che ci toccano da vicino. Dovessero presentarsi esistono sistemi in grado di ripristinare un rapporto con la propria clientela: skype, facebook, chat…

La sua opinione sul W2P riguardo:
a) acquisizione di nuovi clienti
b) fidelizzazione di clienti già attivi
c) allargamento dei prodotti realizzabili

a) strumento che facilita l’acquisizione di nuovi clienti fatto salvo i problemi che ho citato sopra: interfaccia difficile con il cliente, perdita di contatto diretto, errori da parte nostra nella valutazione degli utenti. fato salvo le cose che abbiamo detto.

b) a parer mio il w2p non aiuta a fidelizzare con il cliente, anzi. Si corre il rischio che l’utente, visto che ne ha facoltà, faccia diversi preventivi per trovare il prodotto più vantaggioso economicamente, che non necessariamente è il tuo.

c) il web to print è un’ottima opportunità per allargare il panel dei prodotti realizzabili a costo, però di aggiornare continuamente il software.