CDVS, la realtà aumentata senza QRcode

Mpeg, il gruppo di ricerca che ha inventato lo standard audio Mp3 per la la musica digitale, sta per lanciare un sistema di ricerca visuale per accedere a informazioni. Si potrà fotografare con lo smartphone un qualsiasi particolare per accedere immediatamente a una serie di informazioni sul luogo inquadrato, senza bisogno di QR Code o di altri sistemi di localizzazione.

Il nuovo standard sarà libero e chiunque lo potrà implementare. Tutti i database e i dispositivi che lo utilizzeranno potranno dialogare, creando un’immensa enciclopedia basata su immagini.

Lo standard  CDVS (Compact Descriptors for Visual Search) dovrebbe essere sul mercato il prossimo ottobre. Il punto di partenza per la ricerca è sempre un’immagine rigida, che può essere ripresa da qualsiasi angolazione (non funziona quindi con le persone) ha detto Leonardo Chiariglione, l’ingegnere che ha fondato Mpeg circa 25 anni fa, durante il convegno “Standard ISO/IEC di visione artificiale per nuovi servizi e applicazioni industriali”, organizzato da Uninfo recentemente a Milano, dove sono state mostrate alcune delle future applicazioni di questa tecnologia, come Movie on the road.

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Dopo aver inquadrato la location, dopo le opportune verifiche il sistema riconosce attraverso i keypoint luogo e informazioni contentute, restituendo tutte le le informazioni relative, in questo caso un video

Come funziona CDVS

Gli elementi fondamentali per riuscire a creare dei codici visuali di comunicazione vanno naturalmente individuati all’interno delle stesse immagini. La progettazione e lo sviluppo del CDVS fa leva sul rilevamento dei punti chiave dell’immagine, detti “Keypoint”, i quali rappresentano i descrittori della figura presa in considerazione. Ogni singolo Keypoint viene opportunamente scelto e deve essere invariante a tutta una serie di trasformazioni geometriche come potrebbe esserlo la rotazione, il cambiamento di scala, l’inclinazione, ecc. Ovviamente, i punti chiave non devono essere nemmeno sensibili al cambiamento di illuminazione. È necessario poter individuare la figura rappresentata dall’immagine a prescindere che questa venga catturata di giorno oppure di notte, in una giornata particolarmente soleggiata oppure una più offuscata a causa del maltempo. L’unione di tutti i Keypoint messi insieme genera una sorta di codice dell’immagine e permette, dunque, di rappresentarla attraverso dei descrittori.