Economia circolare, carta e termovalorizzazione
La Federazione della Filiera della Carta e della Grafica è stata ascoltata il 20 giugno in audizione alla 13a Commissione permanente territorio, ambiente e beni ambientali del Senato nell’ambito dell’esame della comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, sul ruolo della termovalorizzazione nell’economia circolare, dopo la delegazione di Confindustria.
La Filiera e Confindustria condividono e supportano obiettivi e finalità delle proposte presentate dalla Commissione sull’Economia Circolare e sono attivamente coinvolte nella revisione della direttiva in materia di rifiuti affinché venga riconosciuto all’industria un ruolo di attore principale nella transizione in atto, che prevede un ordine di priorità (cascading principle) di gestione dei rifiuti, privilegiando l’attività di riciclo a quella di recupero di energia.
“In quest’ottica”, spiega Massimo Medugno, Direttore di Assocarta, “l’impossibilità di realizzare impianti di termovalorizzazione per il recupero energetico dagli scarti che provengono dal riciclo rimane un vero e proprio limite all’Economia Circolare per una Filiera che già ricicla mediamente il 60% (80% nel settore dell’imballaggio) e dove ogni minuto si riciclano ben 10 tonnellate di carta e cartone. L’impossibilità di realizzare impianti per il recupero energetico degli scarti che provengono dal riciclo pone l’industria nazionale in un forte svantaggio competitivo ed è il principale fattore limitante all’incremento del riciclo e della circolarità.”
In Europa la metà dei residui dell’industria cartaria è recuperata energeticamente e solo il 4 % viene conferito in discarica mentre in Italia un quarto viene recuperato energeticamente e il restante 14 % è ancora diretto in discarica. Gli scarti del riciclo hanno un importante contenuto di biomassa e il loro contenuto energetico nel nostro Paese equivale a 70.000 tonnellate equivalenti di petrolio per un valore, pari a 23 milioni di dollari con un prezzo del barile a 45 dollari. Con il recupero energetico, al beneficio economico derivante della sostituzione di combustibili fossili si deve anche aggiungere il mancato smaltimento in discarica.
“Il recupero energetico non ostacola la ricerca. Il progetto Eco-Pulplast di Lucca per recuperare materia dagli scarti del riciclo della carta gode di un finanziamento LIFE finalizzato proprio a dimostrarne la fattibilità. Se la tecnologia fosse già stata disponibile sul mercato il progetto non avrebbe potuto accedere ad un LIFE!”, conclude Massimo Medugno.