Rigenero ergo Green?

Se Cartesio con la sua formula Cogito ergo sum esprime la certezza indubitabile che l'uomo ha di se stesso in quanto soggetto pensante, la stessa cosa non si può dire in merito ai consumabili del settore printing (cartucce e toner). Troppo spesso assistiamo all’equazione semplice e riduttiva Rigenerare=Green. Ovviamente non è vero neanche il contrario: al “rigenerato” (quello vero) va riconosciuto il merito di aver interrotto – o per lo meno contribuito a invertire la tendenza – la smisurata produzione di materiali ad alto tasso inquinante con le conseguenze ambientali, ecologiche ed economiche che conosciamo benissimo.

Tra i più comuni rifiuti derivanti dal processo di stampa – serbatoi toner per fotocopiatori (bottiglioni) e serbatoi inchiostro per plotter; cartucce toner e inkjet; cinghie di trasferimento per stampanti laser; nastri di stampanti ad aghi; rotoli di cartacarbone per fax; tamburi e rulli di stampa e fusori e altre parti delle apparecchiature di stampa – le cartucce e i toner sono gli elementi intorno ai quali si gioca l’intera partita. È un match che vede come protagonisti numerose realtà provenienti da una filiera (quella del riciclo/rigenerato) che a volte assume tinte poco nitide e che si fa fatica a tracciare e mappare.

Ma i numeri del riciclo di toner e cartucce in Italia parlano chiaro; i dati desunti dal Rapporto Rifiuti Urbani 2015 di ISPRA indicano una raccolta globale di 214,9 t, di cui 20,6 t di cartucce e toner classificate come rifiuti pericolosi pari a circa il 10% del totale e 194,3 t di cartucce e toner classificate come rifiuti non pericolosi pari a circa il 90% del totale.

A questi numeri dovrebbero corrispondere processi industriali definiti e rispettosi delle norme, che garantiscano “effettivamente” rispetto ambientale, sicurezza per la salute delle persone che entrano a contatto con le cartucce ritornate a nuova vita, garanzia di qualità di resa e buon funzionamento (mantenimento della certificazione del sistema di stampa nel quale vengono inserite) e, ultimo ma non meno rilevante, concorrenza leale verso i competitor e i vendor di sistemi di stampa.

Tendere quindi verso una Economia Circolare sempre più efficace e virtuosa, composta dalle Fasi che portano alla creazione di “Materie Prime Seconde”, ma anche dal rispetto delle Norme, inteso come valore e cardine di un nuovo modo di lavorare, diventa fondamentale.