Stampa 3D, l’Italia sonda le possibilità

C’è moltissima informazione, ultimamente, sulla stampa 3D. Sintomo di un interesse crescente, anche in Italia, su questa tecnologia che in altri Paesi, come gli Stati Uniti, si sta già utilizzando da almeno una ventina di anni.

stampa 3D oggettiMa la molta informazione, spesso, non corrisponde ad una chiarezza di contenuti e soprattutto di intenti. Ovvero l’Italia – dove già si contano realtà eccellenti in questo settore: ad esempio la Fab Lab di Reggio Emilia o la H-Farm venture di Roncade (dove tra le startup c’è anche una azienda che si occupa di stampa 3d) – sta cercando di capire che spazio ritagliarsi in questo settore che ha davvero delle potenzialità enormi.

Ne abbiamo parlato con Carlo Maria Tessera – da pochi mesi responsabile vendite di MCOR, azienda che si occupa di stampanti 3D, distribuita da Macchingraf.

Le possibilità per il mercato della stampa 3D sono veramente infinite“, ci ha spiegato. “Questa tipologia di stampa può essere utilizzata nei più diversi settori: dal campo medicale, a quello odontoiatrico, alla ricerca e sviluppo, ai prototipi, ai mock-up. Attualmente nella produzione di oggetti stampati in 3D si possono utilizzare tre diverse tipologia di materiali: la carta, la resina o il gesso. MCOR utilizza la carta – il cui unico svantaggio è la impossibilità di utilizzare liquidi a contatto con l’oggetto stampato – e colla vinilica. Ma allo stesso tempo, a differenza di resine e gessi ha dei grandi vantaggi: per esempio è l’unica con cui è possibile stampare a colori, mentre sulla resina o sul gesso si può stampare solo in monocromatico. Inoltre la carta ha una ottima resistenza, peculiarità che il gesso non ha.

Foto IrisLe richieste del mercato italiano
Al momento le richieste di informazioni in merito a questa tecnologia in Italia sono molte e riguardano settori molto lontani da quelli tradizionalmente afferenti le arti grafiche. Questo ci consente chiaramente di conoscere esigenze e ambiti nuovi e diversi. Molte richieste arrivano da start up di aziende che vogliono lavorare in questo settore, oppure vogliono creare dei siti di e-commerce dove l’utente finale può ordinare il proprio prodotto 3D dal proprio pc.”

La vision sul futuro
Lo abbiamo già sentito dire altre volte. La tecnologia fa passi da gigante e quello che oggi può sembrare improbabile sarà realtà fra pochi anni. Lei come vede il futuro della stampa 3D?

Io penso che tra qualche anno i consumatori non andranno più sul punto vendita per acquistare un prodotto, ma scaricheranno tramite APP il file tridimensionale del prodotto stesso per stamparlo comodamente a casa propria.

di Jessica Anostini