Vision 20/20 – Orientarsi negli spazi pubblici attraverso il colore

Il progetto Vision 20|20 – Orientarsi negli spazi pubblici attraverso il colore nasce dalla volontà di comprendere al meglio le necessità che la professione dell’architetto sente di avere per elevarsi dal punto di vista della qualità e della competitività a livello internazionale, e intende far luce sugli scenari evolutivi della professione da qui ai prossimi otto anni.

L’indagine
Da un’indagine condotta su un campione di più di 500 architetti provenienti da diversi paesi europei, Italia, Germania, Spagna, Francia e Regno Unito, è emerso che uno degli aspetti considerati più importanti per il successo della propria attività è la tecnologia: “Senza una tecnologia all’avanguardia è arduo restare competitivi”: una massima generale, che vale in modo specifico per alcune categorie professionali, come quella degli architetti.

L’indagine riporta anche i pareri di noti professionisti del settore resi nel corso del dibattitto svoltosi a Londra nel 2012. La ricerca ha preso in esame le opinioni espresse riguardo a temi come previsioni di crescita, ambizioni professionali, concorrenza e opportunità, ruolo della tecnologia negli studi di architettura, competenze e know-how di questa e della prossima generazione di architetti.

Dal sondaggio Vision 20|20, emerge come il 59% degli studi di architettura italiani senta la necessità di rinnovare le infrastrutture tecnologiche per restare competitivo: “L’indagine Vision 20|20 evidenzia le pressioni economiche e concorrenziali a cui sono soggetti gli architetti italiani e la loro volontà di estendere le proprie competenze per aggiudicarsi progetti internazionali. Per essere davvero competitivi occorre puntare su eco-specializzazione, diversificazione e collaborazione internazionale. Nel complesso le prospettive sono positive e offrono un buon potenziale di crescita.”

Vision 20/20
Dalla collaborazione tra il Dipartimento di Architettura dell’Università degli studi di Ferrara, UNIFE – Università di Ferrara e AWR_Architecture Workshop in Rome e con il patrocinio di Epson, nasce il concorso Vision 20|20, che ha come obiettivo la promozione, nel campo dell’architettura e del design, del ruolo del colore come strumento di comunicazione negli spazi che quotidianamente occupiamo. Il tema della comunicazione negli spazi pubblici della città, sia interni che all’aperto, in un epoca caratterizzata dalla sovrabbondanza dei messaggi visivi, riveste una importanza strategica nella qualità e vivibilità di tali spazi. La capacità di utilizzare il colore come elemento di comunicazione funzionale all’interno del progetto di architettura può rappresentare un elemento di completezza e diversificazione per l’architetto in grado di trasformarsi in un vantaggio competitivo nei prossimi anni.

Il Think Tank Vision 20|20 ha riunito, sotto l’egida di Epson, diversi noti architetti quali: Olivier Celnik di Z.Studio (Francia), Ben Dieckmann dello studio di architettura Ingenhoven (Germania), il Professor Antonello Stella di UNIFE (Italia), Claudi Aguilo di dataAE (Spagna) e Sir Nicholas Grimshaw (Regno Unito).

Il concorso
Aperto agli studenti e ai laureati in Architettura o Design da non più di cinque anni, Vision 20/20 ha raccorto numerose adesioni da diverse scuole di tutta Italia. Tutti i progetti consegnati sono stati attentamente valutati durante la riunione della giuria, che si è tenuta il giorno 27 Maggio 2013 nella sede del Palazzo Tassoni a Ferrara, durante la quale sono stati designati i progetti vincitori del concorso. I lavori sono esposti in una mostra dedicata nella Sala del Palazzo Tassoni in via dela Ghiara a Ferrara, inaugurata il giorno 29 Maggio 2013 in occasione della proclamazione e premiazione dei progetti vincitori.

La giuria era composta dagli architetti Antonello Stella (presidente), Giovanni Corbellini, Marcello Balzani, Giuseppe Mincolelli, Carla Gerundino, Marco Marchionne e da Renato Sangalli in qualità di rappresentante Epson.

I vincitori

Primo Premio – Giacomo Nigro
Il progetto si distingue per una chiara ed efficace interpretazione del tema del colore applicato così come richiesto dal bando, ripensando ad una infrastruttura urbana come un viadotto, rendendola partecipe, dal punto di vista percettivo, al contesto urbano circostante. Il colore viene anche utilizzato “tecnicamente” in modo corretto, lavorando sul gradiente di colore, ottenuto come miscela dei colori della paletta base.

Primo Premio – Sivia Toffanin
Il progetto presentato ,molto chiaro soprattutto nella sua versione in filmato, mostra una particolare sensibilità nell’approccio al recupero di aree urbane degradate puntuali nella città attraverso l’uso del colore in modo non banale, e si pone come buona pratica per un metodo applicabile in diversi contesti di aree pubbliche che necessitano di interventi di recupero. Una proposta convincente di utilizzo del colore come strumento di riqualificazione urbana

Menzione d’onore – Benedetto Turcano
Il tema del parcheggio multipiano come fronte stradale urbano viene ripensato attraverso l’uso del colore utilizzato come strumento di comunicazione visiva a diversi livelli comunicativi. La presentazione del progetto è particolarmente efficace e chiara, i fotoinserimenti spiegano molto efficacemente l’idea di progetto che è anche ben spigata nei testi che accompagnano i disegni.

Menzione d’onore – Francesca Rogers
Il progetto, seppur poteva essere sviluppato maggiormente nella sua rappresentazione grafica, parte da una brillante idea di “azione urbana” che qui viene significativamente chiamata “Guerrilla colouring” che rende efficacemente il concetto alla base del progetto, così come l’altro concetto di “sbavatura” del verde del parco, pensato come colore che trasforma l’asfalto urbano.

Menzione d’onore – Lorenzo Vallone
L’uso della multimedialità veicolata attraverso l’uso della luce e del colore diviene strumento di orientamento intelligente nello spazio urbano. Il progetto risponde in modo efficace ad uno dei temi richiesti dal bando, relativo all’utilizzo del colore come elemento per orientarsi nella città, l’immagine proposta nell’elaborato spiega efficacemente l’idea proposta fornendo una sintesi chiara dell’intervento proposto.

Menzione d’onore – Stella Passerini
L’uso del colore vivace diviene occasione di riqualificazione convincente di un’infrastruttura urbana, anche in questo caso un viadotto, che, seppur in modo più casuale rispetto al progetto premiato offre una soluzione convincente di riqualificazione urbana attraverso la superficie colorata affiancata a soluzioni architettoniche di mitigazione urbana.